giovedì 13 agosto 2015

MORENO BALZONI, UNO SCRIGNO DI SAPERI

Cosa c'è dietro un viso luminoso con i lineamenti distesi? È così che da sempre, da quando l'ho conosciuto, vedo Moreno Balzoni, l'anima verace, pragmatica dell'indimenticato Gambero Rosso di Bagno di Romagna, ora rappresentato e valorizzato all'interno della più bella fra tutte le Eataly, quella di Forlì.


Moreno, prima di qualsiasi collocazione e appartenenza, è.
Personaggio in se stesso, nella sua forma mentis, nel suo stile di vita, nel saper guardare al mondo con i propri occhi e andare per la propria strada. Incondizionatamente. Lui vive la vita a suo modo.
Un colpo di fulmine l'approccio con quest'uomo misurato, che inizialmente non si sbottona troppo, ma cordialissimo che, tanto la prima volta che l'ho conosciuto quanto quelle successive, si è approssimato al tavolo per introdurmi al mondo a cui stavo approcciando e ai piatti proposti.
Un modo per aiutare la comprensione e far azzeccare la scelta. E questo con tutti i commensali! Senza distinzione di sorta. Grandissimo e non scontato comportamento a fronte di sempre più spesso sbilanciati favoristismi, sgradevolissimi. Non c'è buon piatto che tenga  rispetto a questa mancanza di rispetto diffusa nei tempi moderni!
Mentre Moreno spiega ti accorgi che sta trasferendo cultura.

Zuppa di erbe spontanee e pasta imperiale
Non si limita a raccontare il piatto, modalità molto in uso e spesso maltrattata nei locali. E' inutile, la capacità di trasferire è commisurata al reale sapere. Ed è anche di questo cibo che un cliente ha sempre più bisogno.
Un personaggio come Moreno da un garbato quasi timido approccio arriva a coinvolgerti, appassionarti all'argomento, che qui è "piatti poveri realizzati con erbe spontanee"...e quindi territorio, tradizioni, meticolosa indagine fra i vecchi della zona per recuperare in purezza saperi, ricostruzione di un fedele quadro di conoscenze da riproporre dentro e insieme ai piatti.
Questa la folle missione in cui Giuliana la moglie, cuoca, lo ha trascinato vent'anni fa. E lui ci ha creduto. L'ha appoggiata, facendosi innanzitutto braccio. "Ci penso io, Giuliana, a procurarti le erbe che ti occorrono".


E così rispolverando le sue conoscenze di ragazzo e coinvolgendo i vecchi della zona, Moreno è arrivato esso stesso ad essere biblioteca, scrigno di conoscenze, grande esperto della materia. E con il suo saper reperirla questa materia prima, a seconda della stagionalità, ha determinato giornalmente il menù del locale.
Per tutti coloro che si sono avvicinati a Moreno c'è sempre stata la possibilità di accompagnarlo in questo suo metodico e fondamentale impegno di "andare per erbe".


Ho vissuto in prima persona questa esperienza che mi ha visto curiosa osservarlo e al tempo stesso cercare di emularlo, gioendo nel riuscire a trovare da sola il germoglio di rovo piuttosto che la pimpinella.


E intanto riempirmi gli occhi di quel verde incontaminato e i polmoni di quell'aria che sentivo buona, sentendomi talmente libera e leggera da volare quasi lungo quelle pendenze. E lui guardandomi che mi diceva "quando ho imparato a fare le cose che mi fanno bene ogni tanto le faccio".


C'è un percorso a Bagno di Romagna che si snoda lungo un bosco, denominato "Sentiero degli gnomi", che per mano di un gruppo di singolari abitanti della zona è stato popolato e animato da gnomi appunto  realizzati in legno, perchè chi percorre questo tratto viva natura e fantasia. Sulle orme degli gnomi,  instancabili lavoratori, dotati di una proverbiale sapienza, allegri, capaci di vivere solo nelle zone più salubri e rigogliose.  Un messaggio educativo elevato per grandi e piccini, oltre che piacere per gli occhi e, più di tutto, immersione in una favola.


Lo posso dire, ho conosciuto la terra degli gnomi, bellissima, incontaminata e anche un uomo della sua stessa pasta: limpido, schietto, capace di solcare profondità. In una parola: figlio della sua terra! E perla di Cheftochef, un'associazione che riserva belle sorprese.


Simona Vitali

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