martedì 28 luglio 2015

INDOSSARE STORIE DA RACCONTARE

‘Di umana cucina’ si spoglia e diventa in quest’occasione semplicemente ‘Di umana’ perché non posso e non riesco a non parlare, nel mio peregrinare per mercatini creativi, di un piacevolissimo incontro con un paio di orecchini, curati in ogni minimo particolare.


E proprio uno di questi particolari, un piccolo bottoncino legato in un certo modo all'orecchino, mi ha illuminata. Alzando la testa ho esclamato alla ragazza dietro il banco “ma io ti ho già incontrato, tu eri alla festa Multiculturale di Collecchio, in provincia di Parma, lo scorso anno!”. In questo caso invece eravamo a Vernasca,  sulle colline piacentine, molti mesi dopo.
Sono curiosa nel mio scorrere i banchi dei mercatini… passo spedito, sguardo raso banco, massimi sensori attivati e “zac”: quando individuo ciò che mi interessa mi fermo e inizia la contemplazione, l’analisi più approfondita.


Solo a quel punto alzo lo sguardo e faccio domande. Più le risposte mi restituiscono ricerca, senso, contenuti e più quegli oggetti li sento miei.  In questa occasione ho scelto e acquistato cinque pezzi!
Mi piace indossare storie e raccontarle a mia volta. Una vera passione, una bulimia mai curata e che mai curerò, un piacere immenso per me.
D’altra parte si sa, gli accessori vestono, vestono eccome. Connotano in modo inconfondibile la persona, la fanno sentire più unica, più speciale, proprio a partire da quella particolarità  indossata. A volte protagonista su tutto.
Di fatto quella sera è  bastata una conferma della ragazza “sì sono io”, che per tutti i mercatini che frequento è stato come trovare un ago in un pagliaio, perché si  aprisse un mondo sul suo  pensiero e le sue creazioni. 


Lo ha scritto lei stessa, Laura, in una cornice collocata sul banco, presentandosi come biologa creativa che traspone il suo amore per la natura nelle sue opere. Ad ispirarla delicatissime carte di riso che ritraggono elementi  naturali ma anche legni di scarto, sughero e minuteria idraulica e da ferramenta di recupero, attraverso cui da vita a orecchini, collanine, ciondoli, bracciali ognuno dei quali racchiude davvero una storia. Tu osservi ciascun pezzo e quello ti trascina dentro.
Laura può contare su una grande forza, la complicità di suo marito Cristian, idraulico creativo vocato al design.


Mosso dalla stessa concezione del fai da te e del riciclo, realizza lui stesso delle vere e proprie opere d’arte tra lampade da tavolo, orologi e altri oggetti particolari con le più diverse tipologie di tubi e raccordi idraulici. (https://www.facebook.com/TUBIdesignidraulici).


Mi basta scostare lo sguardo a lato del banco per scorrere una sorprendente esposizione di pezzi unici da lui realizzati che mi strappano un sorriso divertito… ma guarda la mente umana cosa può arrivare a elaborare!




Io all'estro nelle sue diverse espressioni non mi abituo mai e mai mi sazierò, è troppo grande questo universo di possibilità.


Che bello scambio, che complicità in questa coppia! Rarissimo trovare una tal comunione d’intenti: quello che inizia a spiegarmi uno l’altro me lo completa. Solari, radiosi, liberi dentro ciò che amano. 


Iperattivi, fra le altre cose, hanno dato vita a un blog www.vivereapiedinudi.com, ricco di spunti creativi per la casa. Troppo onesti per il reale valore delle loro opere, considerando l’originalità e il tempo che impiegano nel realizzarle con minuziosissima cura. La più bella realtà presente al Bascherdeis di Vernasca, che, a dire il vero, non ha mancato di sfoderare altri pezzi da novanta. Ma qui c’era un’anima che palpitava all'unisono. Come dire: una rarità!


Simona Vitali

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