Sto
attraversando di passo la suggestiva piazza di Castell'Arquato
(PC). Non avrei tempo di fermarmi, ma il richiamo del caffè è più forte e
mi fa guardare intorno. Sull'angolo vedo un bar e poco distante da
lì un'enoteca, dove una donna bionda con i capelli raccolti è
intenta a sistemare, con invidiabile energia, i tavolini che si affacciano
sulla piazza.
D'istinto mi porto in quella direzione. Il caffè lo bevo lì. Mi
dirigo verso l'entrata e lei mi segue, accogliendomi con un buongiorno
squillante e caldo. Ordino un caffè al banco e, mentre lei è intenta a
prepararmelo, dato che vado di fretta, anticipo il pagamento, chiedendo
conferma del prezzo: “un euro? Di più?”. Il costo di un caffè espresso è sempre
più disomogeneo. La signora risponde “qui costa un euro, non mi hanno
ancora comunicato di aumentare il prezzo” e prosegue “so che c'è chi chiede un
euro e venti... anche a mantenere locali belli è costoso..”.
E io “dove c'è un bel servizio pago
volentieri”. Lei aggiunge: “che poi non è il caffè in sé, spesso si ha
bisogno di altro”. Ammicco un sorriso, annuisco. Quel suo discorrere,
dispensando in modo così naturale piccole riflessioni, mi intriga, sa di una che
osserva parecchio e rielabora.
Percependo probabilmente la mia
curiosità, attacca, senza che le chieda nulla, con una rapida ma efficace
pennellata sulla cultura del caffè. Si fa indietro di 40 anni, quando ha
iniziato a lavorare in questo settore, ricordando come un tempo il caffè fosse
solo per gli uomini, che si trovavano al bar a discutere di campi e raccolti,
mentre le donne rimanevano a casa a fare le loro faccende.
Poi aggiunge che ne avrebbe tante di cose da dire circa l'evoluzione delle abitudini all'interno del bar, nell'arco di questo quasi suo mezzo secolo di esperienza... Né io né lei abbiamo il tempo di approfondire oltre. Uscendo rimane quel qualcosa “in sospeso” che mi fa dire che questa conversazione non finirà qui. Oggi la scena è tutta per lei, Loredana Corda, non titolare ma gestore dell'Enoteca Comunale di Castell'Arquato. Una donna che condisce il suo mestiere di quella piacevole accoglienza che suona come una coccola. Quella di cui spesso abbiamo bisogno quando facciamo una sosta, magari di fretta, per un caffè. Tornerò da Loredana. Ha molto di cui arricchirmi. E la gioiosa voglia di condividerlo!
Poi aggiunge che ne avrebbe tante di cose da dire circa l'evoluzione delle abitudini all'interno del bar, nell'arco di questo quasi suo mezzo secolo di esperienza... Né io né lei abbiamo il tempo di approfondire oltre. Uscendo rimane quel qualcosa “in sospeso” che mi fa dire che questa conversazione non finirà qui. Oggi la scena è tutta per lei, Loredana Corda, non titolare ma gestore dell'Enoteca Comunale di Castell'Arquato. Una donna che condisce il suo mestiere di quella piacevole accoglienza che suona come una coccola. Quella di cui spesso abbiamo bisogno quando facciamo una sosta, magari di fretta, per un caffè. Tornerò da Loredana. Ha molto di cui arricchirmi. E la gioiosa voglia di condividerlo!
Simona Vitali
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