giovedì 7 maggio 2015

LE FELICI SCOMMESSE DEI FRATELLI LEONESSA

Sei di Cercola (NA) se frequenti il pastificio gastronomia Leonessa come un immancabile appuntamento infrasettimanale, ma soprattutto la domenica. La festa non è festa se non si passa da questo gioioso, immenso  e invitante luogo, inno all’universo della pasta fresca e dei piatti cucinati, ma che è innanzitutto punto di incontro e spazio di relazione  per un’intera comunità.
Sei di San Giorgio a Cremano (NA) se non puoi fare a meno di passare dal pastificio gastronomia Leonessa, confratello di quello di Cercola, pure questo luogo di ritrovo per eccellenza oltre che paradiso dei più esigenti gourmet.


Ma cosa sta dietro queste attraenti attività che a tratti fanno pensare a locali di tendenza, tanto è il  potere aggregativo che esercitano sull’intera comunità locale? Ci stanno tre fratelli, Oscar, Luigi e Diego Leonessa, che a inizio anni ‘80 si sono impegnati a dar vita a un pastificio artigianale (in continuità con l’attività iniziata dal padre nel 1974), ponendo le fondamenta nel “giardino di papà”, il terreno antistante la casa di famiglia. E una volta messa a punto l’attività del pastificio, con una puntigliosità non comune volta alla realizzazione di una pasta di alta qualità, si sono ingegnati, e continuano a farlo senza sosta, nel creare essi stessi canali e modalità di veicolazione dei propri prodotti. Alla faccia delle più agguerrite azioni di marketing sfoderate oggi dalle aziende. 
Basta entrare, tra il sabato e la domenica, in una delle due boutique gastronomiche per rendersi conto delle dinamiche. Il bancone lunghissimo, spaziale, è oggetto di lunghe, interminabili code, tant'è che il contapersone, nei fine settimana, supera le 1.500 presenze giornaliere. Ma nessuno dà segni di impazienza. Nulla pesa perché quello è, innanzitutto, un luogo che accoglie. A consacrare l'ingresso in questo tempio delle cose buone una vigorosa stretta di mano dei fratelli, spesso una battuta, ma soprattutto un calore che conquista, mette subito a proprio agio, insieme ad un chiacchiericcio diffuso che restituisce freschezza, aria di festa. I fratelli Leonessa salutano amici, prima ancora che clienti. Questo è l'ambiente, questo il clima che si respira!
Una sorta di animazione a gettata continua (inaspettata per una del nord come me) rende certamente l’attesa al bancone più lieve.
Accade infatti che dal pullulare di commessi dietro il banco ogni tanto si distacchi qualcuno: chi per preparare caffè, chi per affettare torte di verdure o dolci che vengono offerti a rotazione alla clientela , chi per gonfiare palloncini da distribuire ai bambini.
Non so da che parte girarmi, vorrei afferrare con gli occhi tutto quel che accade lì dentro ma è impossibile. In ogni angolo prendono forma piccoli spaccati di vita, scambi curiosi. E’ veramente colore. E momento atteso a tal punto che la ventilata idea, qualche tempo fa, di spostare uno dei due locali ha innescato una sorta di sollevazione popolare. Come se quel comune  rischiasse di perdere un’anima, un’identità…
Diego, Oscar e Luigi hanno certamente peculiarità diverse e  complementari fra loro ma una cosa è certa: li scalda il fuoco della passione per questo mestiere, quella che tiene la testa in continuo movimento ed è prolifica di idee, tante. L’ultima scommessa, straordinaria, entusiasmante, la stanno giocando presso l’Interporto di Nola. In questo contesto spersonalizzato, dedito  alla sola logistica, la sfida è stata di rilevare un grande bar tabaccheria, una struttura a mo’ di mensa, grigio come l’ambiente circostante e trasformarlo in un gioiello di estetica, raffinato e curatissimo in ogni particolare,  e modello di un nuovo format: il Leonessa pasta bar.


“Luogo in cui accanto alla macchina del caffè c’è un piano cottura per spadellare una pasta come si deve”, questa almeno la descrizione di Diego, il fratello minore, occhi ridenti che corrono veloci e una carica di energia travolgente.

Ma giunta sul posto verifico  con i miei occhi che quel locale è davvero molto di più, ossia luogo di culto del buon cibo prodotto in modo espresso, veicolazione di tradizione, esercizio per il palato solleticato dalle mani di abili e noti chef ospiti  a rotazione della struttura. Ma anche educazione alle cose buone, grazie a una selezione di prodotti che, sottolinea Diego, "è innanzitutto scelta delle persone che ci stanno dietro. Io guardo alle persone. Da questo capisco se con loro possiamo crescere”. Tutto questo all’interno dell’interporto di Nola! Il locale è aperto da pochi mesi, ma è già un allegro pullulare di gente che si muove con famigliarità. L'impronta è sempre quella e la risposta della clientela pure. Ogni iniziativa che prende vita a casa Leonessa è frutto di una meticolosa ponderazione, ma si conferma una garanzia.
Una sorta di potere calamitico, capace di attrarre, di esercitare richiamo, si configura come un inconfondibile marchio di fabbrica! E quando, nel discorrere emerge che il 70% della produzione del pastificio viene assorbito dalle attività dirette poste in essere dai tre fratelli, beh! a quel punto mi fermo in ossequioso silenzio.


Imprenditori? Indubbiamente sì, di quelli che andrebbero interrogati e studiati a lungo. Perché i fratelli Leonessa fanno scuola.
Simona Vitali



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