Cammino
lungo il corso principale di Maiori. Ho già fatto mio quel ritmo lento,
meraviglioso, che solo il Sud sa regalare. Quel monito a lasciarmi vivere dalla vita. Che sia lei a guidarmi in
questa passeggiata mattutina senza programmi se non quello di godermi gli
azzurri. Del cielo, del mare e degli sguardi luminosi di chi questa terra la
abita.
Avanzo sbirciando le vetrine e più ancora gli interni per carpirne i
mondi. Non ho acquisti da fare. Mi diletto solo ad osservare curiosa. In questo incedere il mio sguardo intercetta
una pasticceria. Ecco! Si attivano i miei sensori di massima attenzione.
"Una pasticceria!" mi dico, come se avessi trovato un tesoro nascosto.
Cerco di fare una prima sommaria analisi dall'esterno: "Com'è l'ambiente?
C'è assortimento di paste? Che aspetto hanno?". La risposta è il mio
ingresso.
Questa pasticceria, di cui non ho neanche letto il nome, mi ispira. Mentre sono
intenta a osservare le grandi paste, invitanti e curate nell'aspetto, dico
anche a me stessa che sono sazia dalla colazione appena terminata per riuscire
a mangiarne una sola per intero. L’occhio cade su vassoietti di mignon misti,
che riproducono la varietà delle paste grandi.
A quel punto si affaccia dalla vetrinetta
una signora che con fare gentile mi chiede in cosa possa servirmi. Azzardo un
" è possibile avere uno di questi mini babà?". La signora risponde
con in modo rassicurante, come a voler mettermi a mio agio, con un
"certamente!". E si attiva procurandosi un piattino di porcellana,
pone al centro il mini babà, lo bagna con il rhum, aggiunge una forchettina di
acciaio. Tutto questo per l'acquisto di un modestissimo mini babà. Rimango come
frastornata e cerco di ripercorrere con la memoria a quando mi sia capitata una
cosa del genere.
Assaggio per piccoli bocconcini il babà. Una delizia! Alzo lo sguardo e non
posso non esclamarlo alla signora, intenta a prepararmi un caffè. "Gioia
bella,tesoro!" mi risponde gratificata, aggiungendo "un
bacetto", mentre viene verso di me per stringermi in un abbraccio. "
Puoi assaggiare qualsiasi cosa. Ogni pasta è fatta con la stessa cura. Questo
lavoro è il mio amore grande".
Mi viene spontaneo chiederle da quanti anni è in attività. "25 anni"
mi risponde. E aggiunge "sono qui dalle 5 del mattino alle 5 del
pomeriggio poi insieme alle commesse mi dedico alle pulizie, perché mi
piacciono gli ambienti puliti". E in effetti quella pasticceria è linda
come uno specchio.
Presa da un attacco di simpatia fulminante ruoto lo sguardo intorno e m'imbatto
in una simpaticissima caricatura che la ritrae sorridente mentre sorregge
vassoi con mani e piedi!
Il caricaturista Al Valenti è passato da qui e non ha
potuto fare a meno di ritrarre la signora Pina Gaeta, così si chiama l'amabile
pasticcera, sul retro di un foglio per incartare i cabaret. Anche la sua Maiori
deve volerle un gran bene. Lo ha espresso bene il suo sindaco, per la festa della donna, in rappresentanza di
un'intera comunità, definendola
"vera gran signora nella sua pasticceria per la gentilezza e l'amabilità".
Che dice un
turista alla ricerca di tipicità e buona accoglienza? Che alla Pasticceria
Napoli di Maiori "gioia bella" fa rima con sfogliatella! Qui tutte le
coccole desiderabili sono presenti all'appello: una per il palato e l'altra per
il cuore. Non manca proprio nulla!
Gioia bella, ma non l'hai provata l'aragostella della signora Pina?
RispondiEliminaSono stata a Maiori in vacanza e questa pasticceria è diventata la meta delle nostre colazioni! semplicemente fantastica!
Me ne mancano di dolci da assaggiare! Ma ora che l'ho scoperta so dove andare a colpo sicuro quando scendo di nuovo. Ciao Greta!
EliminaQuesto scritto è estremamente creativo ma soprattutto è fatto di cuore! L'amabilità della sig.ra Pina è nota davvero a tutti ed io che sono maiorese lo so bene...mi piace pensare che il mio paese abbia potuto stimolare in lei un nuovo gusto di vivere.
RispondiEliminaBrava e complimenti. :)
Che bella testimonianza, non me l'aspettavo! Sì, il suo paese lascia il segno. Grazie di questo pensiero.
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