È bello perdersi nell’intreccio di
calli della Venezia non turistica, l’altra Venezia, che si addentrano fino
all’anima di questa splendida città. Se non si hanno destinazioni da
raggiungere, e qui davvero non è semplice infilare il percorso giusto!, vale la
pena di abbandonarsi a un vagare in libertà.
Tutto ciò che si incontra lungo la
via ha un sapore diverso in quanto inaspettato, l’occhio è più attento perché la
percezione è che si innalzi la qualità di ciò che si incontra, tra scorci
mozzafiato e particolarissime botteghe.
E quando meno te l’aspetti ti imbatti
in qualcosa che ti stupisce e ti fa arrestare il passo. È quanto mi è accaduto
recentemente quando, rapita da una vetrina che si affacciava su un laboratorio
di pasticceria a vista, mi sono fermata ad osservare.
Qui un nonno e una giovane ragazza,
fianco a fianco, modellavano pasta su un piano di lavoro, mentre se la
contavano serenamente. Uno splendido quadretto da cui non riuscivo a staccare
gli occhi.
Una piccola insegna recitava “Nono Colussi” e una varietà di dolci
tipici veneziani faceva bella mostra in vetrina, in primis invitanti Fugase
Veneziane.
Questo mi è bastato per entrare
istintivamente nella bottega, senza neanche sapere cosa avrei acquistato. Prima
della signora al banco mi ha accolto il brillante saluto del pasticcere
all’opera, due occhi azzurri tutto brio, che ha cominciato a fare il cicerone a
distanza. Uno spirito e una simpatia inaspettati! Una dovizia di particolari nel
raccontare delle sue delizie, che maneggiava con estrema cura. Un orgoglio, di
nonno, nel suo sguardo rivolto alla nipote ventenne. E’ lei che sta prendendo il
timone di un’attività che deve continuare. A Venezia questa pasticceria è una
piccola istituzione, viene tenuta in gran conto. Fra le altre cose solo qui si
utilizza il lievito madre per le Fugase.
Il peggio è passato: c’è stato un
tempo in cui Nono Colussi ha rischiato di chiudere definitivamente l’attività.
Ha sparso la voce, fatto appelli. Per non abbassare la saracinesca avrebbe
trasmesso tutta la sua arte a “qualcuno di buona volontà”, come dice lui. Ma
chi si è affacciato si è spaventato per il troppo impegno che questo lavoro
comporta.
Quando una famiglia è unita è una
forza in se stessa. E la forza di continuare è venuta proprio da lì.
Simona Vitali
Pasticceria Nono Colussi
Dorsoduro, 2867
Venezia
Tel. 041 523 1871
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